Il mercato immobiliare di pregio
L’impatto del lockdown ha avuto conseguenze sul patrimonio immobiliare italiano che ancora non si è pienamente in grado di valutare. Scenari Immobiliari, con la web conference “Valutare nell’incertezza”, ha presentato un modello econometrico che potrebbe consentire di prevedere l’andamento dei prezzi fino al 2025, stimando la reazione degli asset immobiliari alla crisi Covid.
Il rischio del valutare l’impatto del coronavirus sul settore immobiliare in maniera imprecisa è quello di sottostimare la ripresa e quindi i ricavi generabili in futuro dagli asset acquistati oggi, generando una profezia che si auto avvera, e non in positivo per il comparto.
Previsioni per il trend dei prezzi immobiliari 2020-2025
“L’unica certezza riguardante la tendenza degli indicatori immobiliari è che saranno dominati da un andamento in contrazione e la maggior parte di essi chiuderanno il 2020 con il segno meno. L’incertezza riguarda la quantificazione e la durata del segno stesso”, si legge nella ricerca di Scenari Immobiliari.
Ed è in questa direzione che va il modello econometrico presentato da Giulio Breglia, che analizza sette momenti di crisi dell’ultimo secolo, valutando di ognuno le principali variabili sociali ed economiche e il modo con cui esse hanno reagito alla crisi (molto, poco, in positivo o in negativo). Tale modello viene poi traslato sull’emergenza in corso, aggiustando i parametri sulla base delle specificità di questo particolare momento.
La previsione che si ricava da questa analisi è che i prezzi immobiliari saranno senz’altro in calo quest’anno, ma una forte ripresa è attesa per il prossimo quinquennio.
Scenari ImmobiliariCompravendite e fatturato immobiliari, previsioni 2020-2021
Scenari ImmobiliariScenari Immobiliari
Prezzi e canoni immobiliari, previsioni 2020-2025
Le reazioni alla pandemia da Covid sono molto diverse da quelle avvenute, per esempio, alla spagnola di inizio XX secolo, o perfino alla crisi dei mutui subprime. In particolare i cambiamenti necessari coinvolgeranno ora più che mai il settore immobiliare, dato che occorrerà ripensare comunicazioni e spostamenti, lavoro, scuola, turismo, luoghi della cultura e del divertimento. Qualcosa nella percezione e nelle esigenze dell'immobiliare residenziale è cambiato, e se le tendenze verso il green, la sostenibilità o lo smart living erano già in corso e quindi proseguiranno rafforzate, il rapporto con lo spazio privato delle abitazioni e quello pubblico del lavoro, soprattutto delle loro dimensioni fisiche, si modificherà.
Scenari Immobiliari Allo stesso tempo, per buona parte della popolazione, il minor reddito determinerà un irrigidimento della situazione abitativa in essere. Quanto alle locazioni, nelle aree urbane è prevedibile un allentamento della pressione della domanda abitativa con conseguente compressione dei livelli dei canoni che tenderanno a riallinearsi alla situazione pre-coronavirus solo dopo la piena ripresa di tutte le attività.Andamento del settore uffici, previsioni 2020-2025
Per quanto riguarda il settore terziario/uffici, si aprirà un periodo di profonda riflessione sugli spazi individuali e lo smart working. L’esigenza di avere uno “spazio individuale di sicurezza” porterà ad un aumento della domanda di superfici per uffici attente alle esigenze dei lavoratori. Sarà ripensato anche il co-working.
Scenari ImmobiliariUffici a Milano e Roma, previsioni 2020-2025
Altro tema, nel caso del terziario/uffici, è quello dei rendimenti, le cui curve, nei diversi mercati (Milano in primis, e Roma a seguire) erano, dal 2015 fino agli inizi di quest’anno, caratterizzate da una discesa lenta, ma costante, indicatrici di una percezione del mercato italiano sempre meno rischioso.
L’attuale fase di crisi non potrà che invertire questa fase discendente, ma non in modo significativo e solo nel breve termine, in quanto:
- il differenziale rischio-Paese, rispetto a mercati concorrenti, è previsto cresca in modo limitato;
- realtà importanti come quella dell’area metropolitana milanese hanno avuto, negli ultimi anni, una crescita di carattere strutturale, che permetterà loro, superata la fase di difficoltà, di riallinearsi;
- il costo del debito che dovrebbe restare contenuto.
È probabile che, in parte, a “soffrire” saranno comunque gli immobili con location meno privilegiate. In questi casi i prezzi risentiranno sia del calo dei canoni di locazione che dei rendimenti attesi più alti. Nel medio termine, a cominciare dalle zone più centrali, l’effetto dovrebbe risultare sempre meno marcato fino a quasi scomparire. Scenari Immobiliari
Per quanto riguarda il mercato degli immobili “prime” (terziario cielo-terra, top location, di qualità superiore, con conduttori di livello primario), sia a Milano che a Roma, il calo, anche nel breve termine, è relativamente contenuto e il ritorno alla situazione pre-crisi più veloce.
Investimenti immobiliari 2020, le previsioni di Gabetti per il post-Covid
Il 2020 si è aperto con investimenti immobiliari pari a 1,6 miliardi di euro, trainati soprattutto dal retail, che ha rappresentato il 42% del totale, e dagli uffici, con il 20% del totale. L’andamento e le previsioni per i prossimi mesi secondo l’overview di Gabetti
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Immagine del giorno: Produzione industriale in calo ad aprile
Il lockdown impatta sui dati della produzione industriale. Ad aprile 2020 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca del 19,1% rispetto a marzo. Nella media del periodo febbraio-aprile, il livello della produzione cala del 23,2% rispetto ai tre mesi precedenti. Corretto per gli effetti di calendario, ad aprile 2020 l’indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 42,5% (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di aprile 2019). Tutti i principali settori di attività economica registrano diminuzioni tendenziali. Le più accentuate sono quelle delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-80,5%), della fabbricazione di mezzi di trasporto (-74,0%), delle altre industrie (-57,0%) e della fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (-56,3%); i cali minori, invece, si osservano nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-6,7%) e nelle industrie alimentari, bevande e tabacco (-8,1%)
Il mercato degli affitti nel post coronavirus: cosa cercano gli italiani?
Le abitazioni indipendenti e semi indipendenti sono le più richieste per l’affitto a maggio rispetto al periodo pre-Covid, con un incremento del 28%. È quanto rileva idealista/data, divisione elaborazione dati del mercato immobiliare, che segnala un incremento della domanda del 15% per affittare un’abitazione in Italia da fine febbraio a oggi. La ricerca di case è ripartita in modo deciso da fine aprile per toccare livelli superiori a quelli dello scorso anno nel mese di maggio. La domanda macro è cambiata passando dall’acquisto all’affitto accelerando un processo che era peraltro già in atto nel periodo Covid-19.
Con l’home staging la casa si vende più velocemente grazie a una presentazione degli ambienti più studiata e accurata.
Il compratore sarà in genere più invogliato alla visita dell’immobile e al conseguente acquisto. Così la tempistica si può ridurre addirittura di oltre i 70%
Ma in cosa consiste il nostro servizio di home staging praticamente?
L'home stager provvede a cambiare la disposizione dei mobili, dare un tocco del giusto colore, scegliere i complementi più adatti e curare l'illuminazione. Bastano pochi interventi, non strutturali e temporanei, assieme a un servizio fotografico realizzato da un professionista, per cambiare volto a una casa e far scattare il colpo di fulmine con i compratori.
I professionisti dell'Home Staging a Forte dei Marmi
L’home stager è difatti un professionista che unisce conoscenze di arredamento d'interni, decorazione, fotografia e marketing immobiliare per presentare al meglio un immobile destinato alla vendita. Non ristruttura la casa, né la arreda in modo definitivo.
L’home stager, lo dice la parola stessa, mette in scena l'abitazione con il preciso obiettivo di svelarne tutte le potenzialità a un target di compratori ben individuato. Possibili acquirenti che vedranno prima di tutto la casa attraverso le foto sul web, fondamentali per suscitare l'interesse iniziale fra mille proposte a portata di click, e poi visiteranno gli spazi allestiti ad hoc.
Quanto può costare l'home staging a Forte dei Marmi
I prezzi, naturalmente, variano moltissimo in base all’immobile che si vuole mettere sul mercato: metratura, numero di locali, stato in cui si trova, se è arredata o vuota. Orientativamente, si parte da qualche centinaio di euro se sono necessari solo piccoli interventi in una casa già arredata. Dai mille euro a salire se l'abitazione va allestita da zero. Il proprietario non acquista nulla, né arredi né complementi. Tutto è temporaneo e rimane nella casa per il tempo della vendita. Compresi nel servizio ci sono gli scatti fotografici professionali che saranno il biglietto da visita della casa.